Coronavirus Fase 2 nel Cinema: riaprono i set dei film
Le regole sul set
Si prevedono:
- test sulle condizioni di salute per gli artisti prima delle riprese
- l’utilizzo delle mascherine per tutti gli operatori e per gli attori quando non sono in scena
- distanze di sicurezza da mantenere quando possibile
- è inoltre prevista una specifica formazione del personale (dispositivi di protezione e regole igienico sanitarie), regole per le produzioni, set, troupe e attori
- la presenza di un medico competente aziendale
- la misurazione della temperatura in ingresso e in uscita
- la presenza di soluzioni idroalcoliche per l’igiene.
Anica: “Tornare sul set in sicurezza è la prima cosa che vogliamo”
“Tornare sul set è la prima cosa che vogliamo fare. Dobbiamo mettere in sicurezza le condizioni per farlo: l’organizzazione dei nostri set è un sistema complesso, ma abbiamo le capacità, produttive e professionali, di adattarci, magari modificando alcune pratiche”
ha dichiarato all’ANSA Francesca Cima, presidente dei produttori Anica. “Tutti chiedono sicurezze, e noi a nostra volta – ha spiegato riferendosi all’intero sistema produttivo di un set, dai tecnici agli attori -. Le chiediamo e le vogliamo offrire alle persone che lavorano con noi, in primo luogo dal punto di vista della salute, ma immediatamente dopo quella di poter lavorare e ritornare a produrre e distribuire reddito, dando il nostro importante contributo alla ripartenza collettiva di tutto il Paese. Sappiamo che l’incertezza è una cifra di questo periodo, ma non vogliamo stare fermi”, ha concluso Cima.
Il protocollo sanitario per i set è fondamentale per mettere in sicurezza lavoratori e artisti, “su questo stiamo collaborando, in accordo tra associazioni di produttori (Anica, Apa e Ape), con i sindacati, i rappresentanti degli artisti e gli stessi attori. Fondamentale sarà il supporto finanziario necessario per poter ripartire, sia a copertura dei maggiori costi derivanti dallo stesso protocollo di sicurezza e dall’inevitabile allungamento dei tempi di lavorazione, sia attraverso forme di garanzia che scongiurino il default delle imprese nel caso estremo in cui ci fossero nuove interruzioni dovute al contagio. Gli investimenti nelle nuove opere dovranno avere certezza di sostegno, ma su questo il Ministero, sin dall’inizio dell’emergenza, ci è stato a fianco e ha garantito l’introduzione di risorse straordinarie per dare a questo settore produttivo – che coinvolge centinaia di migliaia di lavoratori oggi fermi, (sostenuti, nell’emergenza, dagli ammortizzatori sociali messi in campo dal governo, ai quali tuttavia non tutti hanno accesso proprio per la atipicità di molte posizioni del nostro settore), la sicurezza per riprendere a lavorare”.
Hollywood ha lavorato su linee guida per la ripresa: potrebbero essere recepibili anche dal sistema italiano? “I temi che stiamo affrontando in tutto il mondo sono i comportamenti e le misure sanitarie e di sicurezza da adottare ma le soluzioni dovranno adeguarsi alle norme nazionali – e regionali ove più restrittive – Data la forte interconnessione tra Stato, servizi media pubblici e privati, distributori, produttori indipendenti, l’Italia avrà certamente in comune le buone pratiche (le migliori) ma le declinerà sul proprio specifico. Ci aspettiamo un grande sforzo dal servizio pubblico, con cui è aperto un dialogo costante, perché è uno dei motori più potenti della ripresa. A questo scopo, un piano straordinario a sostegno dell’industria audiovisiva indipendente sarebbe la via più logica e concreta per accompagnare la difficile fase che ci aspetta”. Avere indicazioni chiare sugli strumenti di prevenzione e di tutela più avanzati e certificati, con un accesso semplice a tamponi, test sierologici per la sicurezza di tutti e risorse finanziarie straordinarie da destinare alla produzione cine-audiovisiva sia tramite fondi attivabili a livello nazionale, sia attraverso altri strumenti europei : con questi due parametri, “la produzione è pronta a ricominciare”.
Se avete altri suggerimenti o informazioni interessanti da veicolare scriveteci. #Noirestiamoacasa e ci prepariamo per ripartire.
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