Generazione Z: come sono i nuovi Millennials
Per chi vuole approcciare come target di pubblico la Generazione Z è fondamentale conoscere il modo in cui preferisce comunicare e attraverso quali canali, ma anche altre significative differenze – come ad esempio la fruizione dei contenuti.
CHI SONO I MILLENNIAL E LA GEN Z?
I millennial sono nati nei primi anni ’80 e nei primi anni 2000. Si fanno guidare abbastanza facilmente dallo status e dalle tendenze. In genere, hanno meno probabilità di cambiare direzione e sono spesso pragmatici.
La Gen Z , invece, comprende i nati dal 1995-2010. Si concentrano sull’espressione di se stessi e sono grandi ricercatori della verità. Puntano all’accessibilità piuttosto che al possesso, alla ricerca di prodotti per esprimersi, sono sinonimo di preoccupazioni etiche e vivono di ideali, visceralmente legati al cambiamento.
In genere alla Generazione Z piace concentrarsi sulla responsabilità sociale, le questioni globali, l’espressione personale e, soprattutto, la tecnologia e le sue capacità.
MySpace (una delle prime piattaforme originali di social media) era effettivamente già morta prima che i Gen Z fossero abbastanza grandi da usare i social media, infatti sono cresciuti con molte più opzioni rispetto alle generazioni precedenti, tra cui Instagram, Facebook, Snapchat, Pinterest e YouTube.
COME LA GEN Z UTILIZZA LE MAIL
Una recente ricerca afferma che la Gen Z ha maggiori probabilità di controllare le e-mail più volte al giorno rispetto ai Millennial che la controllano solo una o due volte. Inoltre, si prevede che l’uso dell’e-mail aumenterà notevolmente, specialmente quando si entra nel mondo del lavoro.
Mentre ci sono una miriade di altri canali di comunicazione disponibili per queste generazioni, sorprendentemente il 64,9% apprezza l’uso della posta elettronica per uso personale e segue i Brand almeno due volte a settimana. Cosa significa? Che se devi comunicare con un e-mail ti conviene rendere il tuo messaggio personale ed essere un amico per il tuo consumatore, dimostrare che tieni a loro.
Quando si tratta di acquistare prodotti promossi da un’e-mail, il 36,4% degli individui di Generazione Z non ha mai fatto clic sulla pagina Web dell’azienda per effettuare un acquisto e completare il percorso di conversione. Ciò potrebbe essere il risultato del fatto che i giovanissimi credono fermamente nel risparmio di denaro e desiderano destinarlo ad altri beni in futuro. Sono più propensi ad aprire un’e-mail che parla di valore rispetto ad una call to action che evidenzia uno sconto o un incentivo.
Non solo il valore monetario nelle e-mail, ma guardano anche al valore emotivo in termini di come il marchio comunica i loro valori, interessi e come questi si possono condividere o meno.
Il cambiamento climatico è un argomento di valore per la generazione Z e i Millennials. Incorporare messaggi di valore nelle e-mail di marketing è utile per stimolare il coinvolgimento e consentire all’individuo di vedere più di una semplice offerta di prodotti, ma l’integrità e l’impegno di un marchio per migliorare la società.
Invece di chiedere a Gen Z e Millennials di effettuare un acquisto, comunica il tuo messaggio in un modo emozionale. Non usare la posta elettronica come mezzo per spingere una vendita, sii sincero e diretto. Personalizza anche il messaggio semplicemente aggiungendo il loro nome, il 36,1% lo apprezza.
COME LA GEN Z UTILIZZA I SOCIAL MEDIA
Altre ricerche suggeriscono che la Gen Z sta usando più di tutti Instagram (73%), Snapchat (63%) e YouTube (62%) come mezzo per comunicare ed esprimere le proprie opinioni con il 44% che controlla questi feed più volte al giorno. Facebook vedrà sorprendentemente un declino in futuro per questa generazione, tuttavia rimane ancora il più utilizzato tra i millennial (74%).
I millennial usano i social media come un modo per comunicare con gli amici e aggiornarli sugli avvenimenti della loro vita. A dire il vero, la Generazione Z lo utilizza come strumento di intrattenimento e passa la maggior parte del tempo a scorrere i post sulla bacheca, anziché a pubblicare informazioni personali.
Un altro tema comune che riempie i feed social sono gli Influencer che promuovono un prodotto o un’immagine di un brand. Questo è un modo discreto per ottenere la consegna di un messaggio, ma efficace. Rispetto ai Millennial, che preferiscono un approccio più brand-to-consumer e sono propensi a cercare la pagina web e condividere il contenuto.
La privacy online è qualcosa che probabilmente gli esperti di marketing dovrebbero considerare quando prendono come riferimento i consumatori millennial e della Generazione Z. Tutto ciò che viene pubblicato sugli account social media personali è pensato e studiato con criterio, già focalizzato e allineato con il futuro a lungo termine come le prospettive di lavoro e di vita sociale, di progetti e obiettivi.
In aggiunta a questo la Gen Z è la generazione di YouTube e ha bisogno di attivare rapidamente la sua attenzione con un’immagine o un video. Questo deve essere rilevante, così come un alto livello di autenticità per catturare ulteriore engagement. Il video sta diventando sempre più immediato e facile da fruire tramite Facebook, Snapchat e Instagram.
COME PREPARARSI AL 2020
In sostanza dal 2020 al centro dell’attenzione dei grandi brand non troveremo più i millennial, ma i giovanissimi della generazione Z, ricordiamo quindi i nati indicativamente tra il 1995 e il 2010.
Si tratta di una generazione che non può immaginare un mondo privo di tecnologia, essendo nata nell’era degli smartphone, tablet, sSocial media e app. Inoltre, questa Gen Tech è meno propensa a pagare un abbonamento per fruire di contenuti di news, riconducibile sia alla loro minore disponibilità economica che alla minore frequenza di fruizione delle news.
La propensione a pagare aumenta però se parliamo di contenuti video e musica: sono in netta maggioranza gli utilizzatori di piattaforme di streaming come Netflix, Spotify e Apple Music.
In conclusione, per raggiungere con successo la Generazione Z e creare un pubblico coinvolto e interessato, si tratta più di veicolare un messaggio divertente e veloce, piuttosto che vendere spudoratamente il tuo prodotto.
I giovanissimi utilizzano il loro potere di acquisto come vera e propria arma: sono più propensi a seguire un brand che sostiene qualche causa (ambientale, umanitaria, politica) e non hanno paura di boicottare invece le marche che non si comportano in modo etico.
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